Brescia. Questa volta il compito di custode se l’è preso il fiume Mella.
Al di là del ponte Crotte si presenta lo scenario composto dalle tre fornaci da calce, alle quali spesso i fotografi cercano di dare la propria visione paesistica: chi le presenta con dei forti contrasti per lasciarne il senso di meraviglia, chi le avvolge nei colori cupi della sera e chi sottolinea le linee dell’architettura, particolarmente armoniche, nelle giornate di sole.
Il complesso sorge sul greto del fiume Mella, in vicinanza del Ponte Crotte, localizzazione tutt’altro che casuale perché dal corso d’acqua si ricavavano i ciottoli calcarei utilizzati come materia prima ai fini della lavorazione.
Vincolato dal Ministero dei Beni Culturali, è costituito da tre torri circolari costruite per lo più in mattoni e da un insieme di tettoie adibite al ricovero dei materiali. Oggi, sulle cime restano pochissimi residui delle casette in legno, sospese nel vuoto, che erano sorrette per mezzo di resistenti putrelle in ferro.
Non tutti sanno che i tre forni verticali, accomunati dalla staticità dell’abbandono, non vennero costruiti contemporaneamente. A dimostrarcelo i documenti dell’esposizione industriale del 1904. Il giornale “Il Cidneo” scriveva:
“Ed ecco che nel 1875 sorgeva nella provincia di Brescia la prima e unica Fornace moderna coi sistemi premiati e privilegiati Guzzi e Ravizza…Le straordinarie richieste erano assai superiori alla potenzialità sicché dovettero alzare un’altra fornace sorella… né dovrebbe essere difficile di vedere presto una terza fornace innalzarsi e molte altre famiglie ritrarre sostentamento dell’aumento di lavoro”.
Inoltre, più avanti, a est della seconda, dalle planimetrie del catasto risulta una quarta fornace leggermente abbozzata, le fondazioni sono ormai coperte da alcuni vani abitati.
I primi possessori delle fornaci furono i Giacoletti; successivamente, i proprietari divennero i Crescini e infine i Rovetta. Fino al 1950 il sito risulta funzionante per la produzione di calce, soprattutto per l’esigenza di ricostruzione postbellica. L’attività viene interrotta per inabilità a nuovi investimenti. Fino al 1974 l’impresa produce grasello, per poi interrompere l’attività nello stesso anno. Gli spazi vennero occupati da un deposito di materiali edili e successivamente sgomberati. I 6000 mq sono in attesa di una nuova destinazione.
Propongo qui di seguito quella che dovrebbe essere una revisione del censimento di queste fornaci, aggiornata al ‘98. Son passati ben 18 anni e la situazione non sembra essere cambiata: sottoposte al vincolo monumentale restano in attesa di un riuso, mentre il tempo finisce di deperirle.
CENSIMENTO FORNACI DA CALCE GIACOLETTI
Localizzazione
Oggetto: Fornaci da Calce Giacoletti
Località: Ponte Crotte – Brescia 25100
Provincia: BS
Indirizzo: Via Ponte Crotte
Classificazione
Uso: in disuso
Usi precedenti: Fornaci da calce
Manufatti che compongono il sito
Opificio: Tre fornaci per la cottura della calce
Infrastrutture: Tettoie per il ricovero dei materiali (leggero accenno)
Edificio abitativo: Casa d’abitazione dell’attuale proprietario.
Note storiche
Data di costruzione: dal 1875 al 1905 circa
Architetto: Non reperito
Committente: Cesare Giacoletti
Bibliografia e sitografia:
- Le fornaci di Ponte Crotte. Esperienze e proposte didattiche di una ricerca di archeologia industriale. A cura di Franco Robecchi. Dicembre 1978, Grafo Edizioni. Brescia.
- Guida del turismo industriale. Lombardia. Monica Amari. Electa. Milano 1999.